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CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSO PER DS A CATANIA

A tutti gli interessati


Segnaliamo le seguenti iniziative 

 

Corso di preparazione al concorso per Dirigenti Scolastici. “Organizzare e dirigere le scuole dell’autonomia” edizione 2018 - NUOVE SEDI

 

DIRSCUOLA Soc. Coop. a r.l., Ente di formazione per il personale della scuola accreditato dal MIUR, in collaborazione con ANP, organizza dei corsi di preparazione al concorso per Dirigenti scolastici.

I corsi hanno per obiettivo l’acquisizione da parte dei corsisti delle competenze fondamentali per progettare, coordinare, organizzare la gestione delle istituzioni scolastiche autonome.

In piena corrispondenza a quanto richiesto dal bando di reclutamento, DIRSCUOLA ha elaborato un percorso di formazione sulle competenze fondamentali del dirigente scolastico e dei docenti che ricoprono incarichi di tipo organizzativo.

 

Considerata la tempistica, il corso di formazione, proposto in modalità blended, comprende 4 seminari in presenza aventi le seguenti tematiche:

 

- Ordinamenti
- Organizzazione
- Gestione
- Ambienti di apprendimento

 

COSTO DEI QUATTRO INCONTRI € 200,00.

I corsi si possono acquistare con il bonus docente.

 

La partecipazione è gratuita per tutti gli iscritti al corso INTEGRALE (e/o  parte 1 + parte 2) ed al primo incontro del 25 maggio 2018 PREVIA COMPILAZIONE DEL FORM DI REGISTRAZIONE NELLA SEZIONE "CORSI LIVE"

 

Verrà rilasciato attestato di partecipazione.

Catania - “Organizzare e dirigere le scuole dell’autonomia”. Edizione 20

Primo incontro: venerdì 25 maggio 2018 ore 15-19 Clicca qui per acquistare il corso


INFORMAZIONI CORSO

Incarichi dirigente tecnico

La legge 107/2015, nel tentativo di rinforzare il corpo ispettivo, ha fornito (articolo 1, comma 94) copertura finanziaria all’attribuzione di qualche decina di incarichi triennali di dirigente tecnico. La normativa di riferimento, naturalmente, rimane l’articolo 19 del d.lgs. 165/2001.

Adesso, quasi allo scadere del triennio di riferimento, il Tribunale di Catanzaro ha censurato (sentenza n. 179/2018) l’operato dell’Amministrazione per non avere formulato chiari ed oggettivi criteri di scelta prima di scegliere il destinatario dell’incarico assegnato dal competente USR. L’inosservanza dell’articolo 19 ha causato, pertanto, l’annullamento dell’incarico stesso.

Oltre a richiamare i classici principi della selezione trasparente, del buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione, del rispetto della buona fede e della correttezza contrattuale, la sentenza precisa come i criteri di scelta siano l’unico strumento in grado di consentire un controllo – seppur estrinseco – della motivazione del conferimento dell’incarico e pertanto della sua legittimità.

In definitiva il Giudice, pur richiamando l’esercizio del potere privatistico di conferimento dell’incarico dirigenziale di cui è titolare la pubblica amministrazione in qualità di datore di lavoro, esclude del tutto la possibilità di conferimenti meramente fiduciari. È stato quindi ribadito il principio giuridico secondo cui l’attribuzione di incarichi dirigenziali in questione, pur non avendo natura concorsuale, deve basarsi sull’apprezzamento oggettivo e comparativo delle qualità professionali e del merito. È stata nettamente respinta la tesi secondo cui l’incarico possa essere assegnato mediante una valutazione soggettiva.

Resta pertanto fermo il principio dell’assoluto rigore delle selezioni, per garantire gli interessi della parte datoriale nel suo complesso e per confermare anche gli interessi pubblici verso cui – commenta il Giudice – converge l’interesse dei candidati.

Dal Tribunale di Catanzaro arriva dunque un fermo monito per l’Amministrazione.

L’ANP vigilerà attentamente sui futuri interpelli a tutela di tutti i dirigenti scolastici e dello stesso sistema scolastico nella sua interezza.

Solidarietà al Docente palermitano brutalmente aggredito

associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola

ADERENTE ALL'ESHA EUROPEAN SCHOOL HEADS ASSOCIATION

 

ANP esprime piena e totale solidarietà al docente che, all'interno di una scuola della periferia palermitana, è stato duramente e gravemente colpito da un  genitore. Tale vile e arrogante comportamento può e deve  costituire elemento di preoccupata riflessione.

ANP denuncia che il ripetersi di aggressioni, violenze e minacce a docenti e dirigenti della scuola esprime in termini plasticamente tragici lo stato di abbandono istituzionale in cui da troppi anni ormai versa la scuola italiana.

L'adulto  pensa di potere impunemente accedere ad uno spazio istituzionalmente preposto all'educazione e alla crescita dei minori solo perchè ritiene tale spazio educativo  del tutto abbandonato dalle istituzioni. Ritiene che gli operatori della scuola non rappresentino lo Stato nè che questo sia interessato alla loro tutela, fisica e sociale.

Il genitore violento ritiene di potere incolpevolmente offendere e colpire docenti e dirigenti perchè altri, in tanti, ne minano quotidianamente la legittimità sociale e istituzionale.

Una scuola sempre più vittima di vessazioni  burocratiche che poco hanno a che fare con il compito primario dell'educazione, sempre più abbandonata e sola nel tentativo di garantire la sicurezza fisica di operatori e studenti in spazi fatiscenti e dimenticati dalla più elementare esigenza di manutenzione ordinaria, sempre più baluardo e presidio di una esigenza di legalità e di rispetto degli altri che la comunità nazionale sembra avere perso.

Una scuola sempre più sola nel convincimento che non vi è futuro per un Paese che sembra rivolgere le proprie attenzioni esclusivamente ai disagi e ai diritti degli adulti e dimenticarsi dei diritti e dei bisogni dei minori e dei loro educatori.

Richiesta di radicale revisione delle modalità di gestione del PON

Il Presidente dell’ANP ha scritto oggi al Capo di Gabinetto del MIUR per denunciare l’inaccettabile situazione in cui vengono a trovarsi i dirigenti delle scuole affidatarie dei PON e per chiedere un autorevole intervento di “disboscamento” della giungla di inutili e gravosi adempimenti amministrativi che li hanno ormai resi ingestibili.

Le scuole, infatti, sono costrette ad un gravoso superlavoro per ottenere quei fondi ma, quando ci riescono, sono spesso costrette a pentirsene: il gioco, come si dice, non vale la candela!

Oltre alla ingente mole di adempimenti insensati, le piattaforme telematiche con cui i PON devono essere gestiti sono spesso malfunzionanti.

Per completare il quadro, i compensi offerti ai dirigenti e al personale tutto sono esigui e non commisurati al maggior impegno richiesto.

L’ANP non intende tollerare oltre questo stato di cose e terrà informati i colleghi sulle ulteriori iniziative da assumere al riguardo: se la situazione non dovesse migliorare significativamente, la partecipazione dei dirigenti delle scuole ai PON sarà messa in discussione già a partire dal prossimo anno scolastico.

Tutte le scuole, ed in particolar modo tutti i DS, al fine di gestire correttamente i vari progetti autorizzati dovrebbero passare l'intera giornata ad inserire e validare dati.

Non basta quanto già fanno al fine di garantire la regolarità della gextione didattica, amministrativa e contabile?

Ribadendo che non si vuole non adempiere agli aspetti normativi e formali previsti, forse è un invito a non proporre più progetti ed iniziative finanziate dal FSE!

Commissioni II ciclo: insoddisfacente la nota MIUR del 6 aprile 2018

Il 30 marzo u.s. l’Amministrazione aveva incontrato le organizzazioni sindacali mostrandosi disponibile a rivedere la propria decisione di escludere i dirigenti scolastici del I ciclo dalla nomina a presidente di commissione per gli esami conclusivi del II ciclo.

Avevamo evidenziato che tale divieto contrastava - e contrasta - con la legge 1/2007 (art. 4, c. 3, lett. b) e con il D.M. 6/2007 (art. 5), paradossalmente richiamato dalla stessa nota MIUR n. 4537 del 16/03/2018 come fonte di diritto da rispettare per i criteri di nomina e per gli ordini di precedenza.
Ieri 6 aprile, con la nuova nota n. 6078, l’Amministrazione ha finalmente consentito anche ai dirigenti scolastici del I ciclo di candidarsi alla presidenza delle commissioni del II ciclo.
In questa nota, constatiamo con grande disappunto che sono stati creati cavilli e paletti ad hoc per impedire, di fatto, la nomina dei dirigenti del I ciclo e che l’aperura dell’Amministrazione si è limitata alla sola facoltà di far presentare istanza, ma senza effetti concreti!
Osserviamo infatti che:
• L’istanza viene valutata secondo l’ordine previsto dalla nota del 16/03/2018. È evidente che, in tale ordine, i dirigenti della scuola secondaria di I grado non compaiono. Il citato D.M. 6/2007 prevede il corretto ordine.
• Il docente collaboratore, per poter sostituire il dirigente che chiedesse di svolgere le funzioni di presidente nel II ciclo, dovrebbe possedere tre requisiti: a) essere docente di scuola secondaria di I grado; b) non essere docente di classe terza di scuola secondaria di primo grado perché già componente di diritto della commissione d’esame; c) aver già svolto la funzione di presidente di commissione per l’esame di Stato conclusivo del I ciclo. Quest’ultima richiesta è priva di qualsivoglia giustificazione, considerato che l’anno di esperienza non è richiesto nemmeno al II ciclo, caratterizzato da una maggiore complessità della funzione di presidente di commissione. Ma, cosa ancor più grave, è in contrasto con la disposizione legislativa di rango primario di cui all’articolo 8, comma 2, del d.lgs. 62/2017 secondo cui compete esclusivamente al dirigente scolastico la scelta del docente al quale delegare la funzione di presidente! L’ANP, durante l’incontro del 30 marzo, aveva espresso con forza il proprio disappunto per questa condizione che non trova riscontro nella nostra legislazione e ha sottolineato che “l’aver già svolto la funzione di Presidente di commissione per l'Esame di Stato conclusivo del primo ciclo” può essere semmai considerato requisito aggiuntivo e non condizione necessaria per svolgere il ruolo di presidente di commissione. E se i motivi dell’assenza del dirigente fossero imputabili a malattia, piuttosto che allo svolgimento degli esami nel II ciclo, si potrebbe prescindere dal possesso di questo innovativo requisito nell’individuazione del docente sostituto? O si dovrebbero interrompere gli esami in attesa della guarigione del dirigente?
• Infine, leggiamo che “possono presentare istanza di partecipazione i dirigenti scolastici che dichiarino di poter concludere tutte le operazioni relative allo svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo nella scuola di titolarità e/o di reggenza prima dell’avvio delle procedure relative all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo”. Questa parte si commenta da sé: se il dirigente omettesse tale dichiarazione, impedirebbe al Direttore dell’USR di nominarlo.
Il diritto dei dirigenti del I ciclo non può limitarsi alla possibilità di presentare istanza: hanno altro da fare che compilare domande inutili!
I dirigenti chiedono il riconoscimento del diritto reale di poter svolgere la funzione richiesta, secondo quanto prevede la normativa vigente!
ANP valuterà tutte le azioni possibili per il ripristino della perequazione della dignità professionale!

In allegato la nota MIUR CONTESTATA in quanto lesiva della dignità  dei colleghi che operano negli Istituti secondari di primo grado  e palesamente illegittima nella sostanza


Allegati:
Scarica questo file (nota miur 06 aprile(1).pdf)nota miur 06 aprile(1).pdf[Nota MIUR aprile partecipazione DS secondarie primo grado esami di stato ]160 Kb

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